mardi 20 mars 2007

DIVANETTO


Cari Divanetti,
Il nostro gruppo e adesso in linea.Sotto sono le due piu ricenti dialoghi della nostra commedia:
Ritorno a Costantinopoli e Dialogo di amore ...
Baci,
Suada
DIALOGO DI AMORE :
(I tre giovani sono nella sala d'attesa dove il Signor Bluastro riceve i suoi clienti. Paolina e Ottomana sono sedute su delle poltrone una di fronte all’altra. Davanti a loro, Barnaba è disteso su un divano, gli occhi chiusi, una mano sotto la testa. Durante il dialogo, il pubblico segue sul suo viso le impressioni che causano in lui le confidenze delle due amiche.)


Paolina : E tu, che sai dell' amore ?

Ottomana : (abbassando gli occhi, sorride timidamente) : Niente …niente. Ma perché mi chiedi questo? (dopo una breve pausa) E tu ?

Paolina: Anch’io, non so niente … o quasi niente.

Barnaba: (fa un piccolo sorriso scettico)

Ottomana : Sei sicura che tuo fratello dorma ?

Paolina (si alza, va verso il divano): Completamente. Ha lavorato tutta la giornata, è molto stanco.

Ottomana : Credi all’amore a prima vista ?

Paolina : (riflette un po’) Mi sono spesso chiesta come si può amare qualcuno e desiderare di essere toccata, accarezzata ? Come si può avere del piacere a scambiare la saliva, per esempio, con qualcuno? Normalmente non si vuole neppure essere troppo vicini a uno sconosciuto, questo li fa orrore …

Barnaba : (apre i suoi grandissimi occhi)

Paolina: Per me questo è la prova che l'amore a prima vista esiste ed è anche una prova della famosa teoria famosa di Platone…

Ottomana (molto teatrale) : L'uomo e la donna sarebbero separati dalla volontà degli Dei gelosi. Tutta la vita, si cercano ed a volte si trovano.

Paolina : Giustissimo !

Ottomana (pianissimo) : Puoi immaginare, cara Paolina, che il padre mi ha trovato a Costantinopoli un marito che ha già sei mogli …

(Paolina sorpresa per la rivelazione improvvisa, lancia un grido. La fronte di Barnaba si piega, anche lui lancia un grido, ma rimane muto …)


Paolina : Non ti credo, che cosa dici ?

Ottomana (con un'ironia amara) : E’ un’ottima prova dell’amore paterno …

Barnaba: (sempre più indignato)

Ottomana : E’ ricchissimo, influentissimo, vicino al Sultano …

Paolina : Il Sultano ???

Barnaba (muto) : Il Sultano !

Ottomana (con una voce indignata) : Poverina me, non sai che il Sultano è l'uomo più triste e più solo del nostro Impero ? Che lui vive con una spada di Damocle sopra la testa. Tutte le sue mogli, fratelli, zie, zii fanno lotte permanenti per accaparrarsi il potere e il trono. Il sultano è come un uccello in gabbia. Il suo unico piacere è un giardino di tulipani che ha fatto piantare davanti alle finestre della sua prigione dorata.

Paolina : INCREDIBILE !

Barnaba (muto) : Incredibile !

Ottomana (energicamente) : Voglio rimanere a Venezia ! Lavorerò !

Paolina (con un sorriso) : Che cosa sai fare ?

Ottomana : Giocare a lauta (Suada, cosa volevi dire ?), ricamare (ma non mi piace, mi annoia), … parlare francese …

Paolina : Sai scopare ?

Ottomana : Non l'ho mai fatto, ma mi sembra facile … Ti ho osservata qualche volta farlo. Posso provare ?

Paolina ; Sì, certo. Un attimo !

(Se ne va, poi torna con una scopa che dà a Ottomana, e una parrucca marrone che mette sulla testa. Poi fa una grande occhiata (e qui ? fait un clin d’œil ??) al pubblico )
Orchidea : Ottomana è rimasta a Venezia e Paolina ha preso il suo posto. Nella nave che li trasportava da Venezia a Costantinopoli Faruk Bey, Safia e Paolina restano nella loro cabina rispettiva. Faruk Bey è molto contento. Sta lavorando al suo progetto da presentare al sultano.

Andiamo vedere il nostro ambasciatore !
(La luce verso Faruk Bey seduto al tavolo mentre scrive con una grande piuma d'oca.)

Faruk Bey: Allora, riassumiamo. Bisogna assolutamente avere 8 tipi diversi di legno e fare 241 parti, tutte in legno. Bene. E’ certo un po’ caro e complicato… Ma che bellezza, che eleganza !
Poi il 'fero di prova' e tutte le statue decorative dovranno essere di dimensioni ridotte e il meno dorate possibile. Mamma mia ! Ma che cosa ho scritto ? Sono diventato completamente pazzo!! Diciamo… alcune statue... Dio, Dio, sono troppo tempo a Venezia da tutti questi miscredenti …
Invece, non è necessario occuparsi di tutti i decorazioni, cromatismi intagli e dorature. Tutto questo è, per di più, davvero troppo kitch. Che pensate ? Siete d'accordo con me amici miei ? Basta, basta ! Lasciamo queste bagatelle ai gondolieri veneziani …

In ogni caso, non credo che anche gli abitanti di Costantinopoli amino salire su una gondola completamente nera. Allora, il colore della gondola del canale del Bosforo sarà verde scuro con una luna crescente dorata e una piccolissima stella blu. Questo naturalmente sara un 'hommage' al nostro carissimo Signor Bluastro (sospira). Poverino lui!

(riflette un po’ con la piuma alzata in aria, poi continua a scrivere)

Orchidea: Durante tutto questo tempo Barnaba si esercita alla spada per strappare dalle mani dei pirati la sua povera fidanzata rapita. Comunque, il giovane non riesce a farsi uscire dalla testa l'immagine della bella Ottomana rimasta a Venezia.

(Luce verso Barnaba che si sta esercitando alla spada sul ponte della nave)


Orchidea: La nostra Paolina fa finta di avere il mal di mare. (La luce verso Paolina con la parrucca nera ed un grande velo che le nasconde il viso. Scosta il velo e sorride al pubblico.)


Orchidea: Quanto alla nostra povera Safia, lei ha veramente il male di mare !

Safia : Aiuto ! Mamma mia, non prenderò mai più questo brutto veliero ! Aiuto !

(Luce verso Safia pallida che vomita in un secchio.)




Il futuro prossimo del Divanetto (2008)?

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